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Sub disabili in immersione presso il Centro di addestramento per cosmonauti di Star City in Russia

10 maggio 2013

Gruppo di sub disabili della “IAHD Adriatic” in immersione nella cittadina russa di Star City

Damian Peklar è un uomo che fa tantissime cose. Si butta dagli aerei, corre in moto e buca il ghiaccio per fare le immersioni. Ogni tanto, capita persino di dimenticarsi che il diver sloveno passa la maggior parte del suo tempo su una sedia a rotelle.

Nonostante i limiti derivanti da una lesione midollare, Damian ed altri sub della “IAHD Adriatic” —l'organizzazione internazionale per subacquei con disabilità della regione adriatica europea — hanno avuto il mese scorso l’occasione della vita: immergersi presso il “GCTC” (Gagarin Cosmonaut Training Center), il centro di addestramento russo per il volo spaziale.

Situato nella cittadina russa di Star City, o più precisamente di Zvyozdny Gorodok, il centro di addestramento GCTC che prende il nome dal cosmonauta russo Yuri Gagarin, primo uomo nello spazio, rappresenta un’opportunità di immersione tra le più uniche al mondo. I sub con in dotazione strumenti Suunto sono stati ammessi in un’area del centro ad accesso ristrettissimo in cui i cosmonauti russi si allenano ad operare in assenza di peso, come avviene nello spazio.

Il team si è immerso per un’ora nell’acqua cristallina dell’immensa vasca dell’idrolab ed ha potuto visionare moduli spaziali insieme a Nikita Vankov, il primo diver su sedia a rotelle russo riconosciuto CMAS/CRASA. Nikita è stato addestrato nella sua città natale, Anapa, sul Mar Nero, da istruttori russi della Fondazione che supporta e promuove il programma dello stato russo “Dostupnaya sreda” (“Ambiente disponibile”).

“Ho sempre sognato questa immersione e finalmente il mio sogno è diventato realtà,” spiega il sub diversamente abile Damian Peklar.

“È stata la prima esperienza al mondo di questo genere,” aggiunge il sub sloveno Branko Ravnak, principale organizzatore della IAHD Adriatic. La speciale vasca indoor vanta requisiti straordinari: 5.000 metri cubi di volume per 12 metri di profondità con 45 oblò per l’osservazione dell’esterno. L’ambientazione offerta ai sub è davvero unica, con riproduzioni a grandezza naturale di moduli per stazioni spaziali russe.

Il team ha avuto in dotazione una serie di strumenti per immersioni Suunto, tra cui Suunto D4i, Suunto D6i, e Suunto D9tx. Mika Holappa, Direttore della Dive Business Unit di Suunto, condivide l’entusiasmo per i sub della IAHD Adriatic. “È un gruppo di veri trascinatori e noi siamo molto contenti di averli sostenuti in questo progetto davvero unico,” dichiara.

Andare sulla pagina Facebook di Suunto per tutti gli aggiornamenti su questo evento e su altre entusiasmanti storie legate al mondo delle immersioni.

Informazioni sulla IAHD Adriatic

Le origini dell’organizzazione IAHD Adriatic (membro della C.M.A.S., la Confederazione mondiale per le attività subacquee) risalgono al lontano 2002 quando Branko Ravnak ha portato nell’isola di Murter in Dalmazia il primo gruppo di sei sub in fase post lesione midollare. Tra questi anche Ales Povse, il diver disabile più decorato al mondo (si è immerso a Cuba tra gli squali toro, ha fatto immersioni sotto il ghiaccio ...).

“Non riuscivamo nemmeno a pensare a come avremmo fatto,” ricorda Povše, “Però siamo partiti.” Da allora, l’obiettivo della IAHD Adriatic è stato sempre quello di insegnare a chi aveva subito una lesione midollare come essere completamente autonomi nell'acqua.

Per saperne di più sulla IAHD Adriatic o contribuire a sostenere l'organizzazione nella sua missione che è quella di rendere accessibile alle persone diversamente abili le intense emozioni dell'esplorazione sott'acqua, visitare il sito Web dell’organizzazione all’indirizzo www.iahd-adriatic.org.